La danza classica. Il metodo Vaganova

Le impressioni di Carmen D’Angelo

Scritto da Marco Pedullà

Agrippina Jakovlevna Vaganova (San Pietroburgo, 6 luglio 1879 – San Pietroburgo, 5 novembre 1951) è stata una ballerina e insegnante di danza russa. Ha dato un contributo fondamentale alla teoria ed alla pratica della danza sviluppando un metodo di insegnamento, chiamato appunto il metodo Vaganova, derivato dall’analisi del metodo della vecchia Scuola Imperiale di Balletto con un mix di plasticità romantica unita al virtuosismo italiano e in armonia con un grande movimento atletico. Il metodo Vaganova mette in evidenza l’importanza che deve avere per un ballerino il centro del corpo dal quale sono originati tutti i movimenti. Il corpo del danzatore deve infatti essere un supporto forte, potente, sicuro ed una base solida tale da consentire con facilità l’esecuzione altamente virtuosistica dei passi. L’insegnamento della danza applicato all’intero corpo permette dunque all’allievo di acquisire maggiore armonia nei movimenti ed espressività artistica. Caratteristiche essenziali di tale metodo sono la fluidità espressiva delle braccia e della parte superiore del corpo e l’ampiezza del movimento nell’allegro. Convinzione peculiare della Vaganova è che la teoria e l’insegnamento di questa deve sempre essere accompagnato ed arricchito dai nuovi sviluppi della pratica artistica e dell’insegnamento stesso. “ Guarda la vita intorno, tutto è in crescita, tutto evolve. Pertanto mi raccomando… tenetevi in contatto con la vita e con l’arte.” Vaganova perfezionò e sistematizzò questo metodo di insegnare l’arte del balletto classico in un programma di enorme saggezza. Il suo libro, “I principi fondamentali della danza classica” pubblicato a San Pietroburgo nel 1934, rimane un libro di testo importantissimo. L’evoluzione creativa delle sue idee continua oggi giorno, il suo metodo viene ampiamente seguito in tutto il mondo. Tutta la vita della Vaganova fu legata al Balletto Imperiale, in seguito Kirov Ballet, ora Mariinskij Ballet di San Pietroburgo, Figlia di un usciere del Teatro Mariinskij, venne accettata nella scuola del Balletto Imperiale, la grande istituzione fondata da Anna di Russia nel 1888 e finanziata dallo Zar. Si diplomò alla Classe de Perfection guidata dalla ex Prima Ballerina Evgenija Sokolova. Come insegnanti ebbe anche Ekaterina Vazem, Enrico Cecchetti, Cristian Johansson, Pavel Gerdt Lev Ivanov e Nikolaj Legat. Per la studentessa Vaganova, all’inizio, l’arte del balletto costò fatica poiché il movimento non le riusciva molto naturale ma lentamente, con impegno e forza di volontà, riuscì ad entrare nella compagnia del Balletto Imperiale. Anche se arrivò al titolo di Prima Ballerina solo un anno prima del suo ritiro,la Vaganova diventò ugualmente famosa tra i ballettomani di San Pietroburgo come regina delle variazioni per il virtuosismo illimitato e l’alto livello tecnico. E’ interessante notare che il vecchio Maestro Petipa non era molto attratto dalla danzatrice, anzi i suoi commenti nei diari sulle performance di Agrippina erano spesso sottolineati da aggettivi quali “terribile” o “spaventosa”. Nel 1917 si ritirò dalle scene e iniziò ad insegnare al Chortecnikum, il nome con il quale veniva chiamata la scuola del Balletto Imperiale. Anche se aveva avuto una carriera rispettabile come ballerina, fu attraverso la padronanza dell’insegnamento della danza classica che avrà sempre un posto di tutto rispetto nella storia del balletto. La battaglia continua in gioventù per decifrare la tecnica del balletto le aveva insegnato moltissimo e i suoi studenti diventarono leggende della danza. Dopola Rivoluzioned’Ottobre il futuro del balletto in Russia sembrava difficile mala Vaganova“lottò con le unghie e con i denti” per la sopravvivenza di quest’arte che amava così tanto e per la preservazione dell’eredità di Marius Petipa. Nel 1934 divenne direttore del Chortechnikum, la scuola che ora porta il suo nome –l’Accademia di Balletto Vaganova.